Si tratta di due mondi che, il più delle volte, si intersecano, dando vita ad un marasma di informazioni difficili da decifrare. Il problema principale risiede nel fatto che vi è un confine molto labile tra le due materie e che quindi definire fino a che punto regna una piuttosto che l’altra non risulta più possibile.
Insieme vogliamo aiutare il lettore, accompagnandolo verso una maggiore comprensione di esse fornendo una spiegazione più chiara e lineare possibile di quali siano gli ambiti toccati da una e dall’altra nello specifico contesto dell’età evolutiva.
La domanda che potrebbe sorgere spontanea è: “Cosa me ne faccio io di questa informazione?” “Come posso utilizzarla una volta acquisita?” “Perchè dovrebbe interessarmi sapere quali sono le differenze tra queste due materie?”
Le risposte potrebbero essere più semplici di quanto si pensi:
- Per aiutarmi a capire cosa posso fare quando sento di aver bisogno di aiuto con mi* figli*
- Per comprendere meglio a cosa posso attribuire e come posso risolvere lo stato di malessere che mi* figli*/io stess* provo se sento che non posso agire su di esso
- Per dare una spiegazione a quelle volte in cui mi sembra che alcuni comportamenti di mi* figli* siano “strani”?
- Per capire meglio perché a volte provo sensazioni contrastanti/emozioni così forti da non riuscire a spiegarmele o controllarle
- Per avere una spiegazione di come si ripercuote ciò che penso/faccio sul mio “corpo” (meglio definibile come “soma”)
- Per capire meglio come funzionano mente e cervello in un* bambin*
La Psicologia si è sempre proposta, con i vari approcci che offre, di aiutare i genitori ma soprattutto le persone in quanto invididui singoli, a rispondere a queste domande per trovare una soluzione a ciò che percepiamo come “disfunzionale” (in poche parole, scomodo). Spesso però capita di sentire il bisogno di dare una spiegazione più concreta ai fatti e di attribuire questa spiegazione a qualcosa di “reale”. Proprio in queso senso avviene l’incontro tra la psicologia e le neuroscienze.
Ma facciamo un momento chiarezza su alcuni dettagli storici che ci permettono di capire cosa è successo e come mai si sente parlare così tanto di Neuroscienze negli ultimi anni.
I primi studi sul cervello e sul comportamento risalgono ormai a un secolo fa, con i primi esperimenti condotti da biologi e medici che tentavano di scoprire cosa avvenisse nella nostra testa quando pensiamo, ragioniamo, compiamo un’azione. Con il tempo anche gli psicologi dell’epoca, che nel frattempo si trovavano in uno stadio più avanzato dello studio della disciplina psicologica, cominciavano ad affiancare ai loro esperimenti comportamentali anche dati legati al cervello, dimostrando come mai un individuo potesse prendere una decisione piuttosto che un’altra o dimostrando alcune funzioni che il cervello svolge. Poi, con la fine del XX secolo e l’avvento del XXI, e con essi lo sviluppo di nuove e precise tecnologie, la ricerca e gli studi nell’ambito delle neuroscienze si sono moltiplicati andando incontro a quella che oggi viene definita “corrente riduzionista”.
In questa fase sono stati fatti centinaia e migliaia di studi che permettevano di dare uno sguardo più approfondito alle funzioni neuro- fisiologiche/chimiche/psicologiche etc.. e di ricollegarle al comportamento umano nelle sue varie sfaccettature. Chiaramente però, come tutti gli estremismi, anch’esso ha dei limiti a cui non riesce a far fronte e sui quali ancora oggi continua a interrogarsi.
Noi, con il nostro “approccio”, non abbiamo intenzione di ricondurre tutto ciò che siamo ad un pezzo di carne contenuto in una scatola cranica. Sappiamo che l’essere umano è molto più di questo e che il potenziale inespresso che possiede va ben oltre ogni possibile studio riconducibile a variabili biologiche. Attribuiamo valore alla “mente” ed al fatto che ognuno di noi sia unico nel suo genere. Riteniamo importante considerare anche l’aspetto più concreto e biologico per aiutare la persona a raggiungere una maggiore autoconsapevolezza di essere vivente e agente su questo pianeta.
Per concludere questa breve introduzione, è importante sapere che in questa pagina potrai trovare le risposte a tutte queste domande e, se ne hai voglia, proporre tu stess* domande a cui ti piacerebbe trovare una risposta chiara e affidabile.
Grazie per la lettura!